BUDAPEST, February 3, 2020 - Sono
le sette di sera e nella sala da ballo dell’Hotel Corinthia
l’eccitazione è palpabile. All’interno infatti, gli AIPS Sport Media
Awards stanno per celebrare i migliori giornalisti sportivi del mondo.
Non
si tratta solo della conclusione di un anno di duro lavoro; è anche
l’inizio di un nuovo capitolo per i 27 finalisti, ognuno dei quali è
vincitore in tutto e per tutto dopo aver superato ben quattro fasi di
votazione. Il lungo percorso verso la notte di Budapest è partito la
lontano, con 1754 candidature ricevute da 125 paesi diversi.
Un
paio di ore prima, il presidente della FIFA Gianni Infantino aveva
aperto la serata ospite del presidente di AIPS Gianni Merlo, augurando
il meglio ai finalisti e condividendo con loro il palco per alcune
fotografie. “Sono un grande fan dei giornalisti”, ha scherzato
Infantino.
La
serata è iniziata con la toccante introduzione del presentatore
Jonathan Edwards, che ha dedicato un tributo speciale a Kobe Bryant e
alla figlia Gianna, oltre alle altre sette persone scomparse nel tragico
schianto in elicottero.
“Siamo
qui per celebrare la seconda edizione degli awards. Il numero di
partecipanti dimostra che possiamo ancora credere nella cultura sportiva
e in ciò che essa rappresenta. Durante l’ultima votazione, molte di
queste categorie si sono decise con il minimo scarto,” ha detto il
presidente Gianni Merlo durante il discorso di apertura.
La
vincitrice nella categoria Best Colour Piece Suzanne Wrack (UK), si è
presentata agli awards con un articolo dal titolo “There was blood
everywhere” legato ai casi di abuso sessuale nella federazione
calcistica afgana”. La Wrack ha riservato una dedica speciale: “Vorrei
dedicare questo premio alle cinque vittime che hanno messo a rischio la
loro sicurezza parlando con me e al Guardian, che ha pubblicato questo
articolo nonostante le enormi difficoltà nel provare casi come questi”
Marissa
Boyajian è stata chiamata sul palco per rappresentare il vincitore
nella categoria Video Athlete Profile Matthew Allen (US) per NBC. La
Boyajian ha dichiarato a nome di Allen: “Vorrei complimentarmi con tutti
i candidati, è un onore per me fare parte di così tanta qualità. Toby
Dawson e la sua famiglia ci hanno resi testimoni delle loro vite e per
questo vogliamo ringraziarli.”
“Ringrazio
AIPS ed i miei colleghi finalisti a nome del mio team, il team
Spotlight.” Andrew Ryan (US) ha invece trionfato nell’ audio con
“Gladiator: Aron Hernandez and football inc”, lavoro presentato da Bob
Holer e prodotto, scritto e trasmesso in sei episodi dal team Spotlight
del Boston Globe.
Il
fotografo Roman Vondrouš (Repubblica Ceca) è apparso molto emozionato
nel ritirare il primo premio per la categoria Photography Portfolio.
“Sono felice di essere qui; vi ringrazio tutti,” ha detto sul palco.
“Conosco
decine di giornalisti sudamericani e brasiliani che si oppongono
all’estrema destra al governo nel mio paese. Il Brasile vive un presente
critico. Siamo sotto attacco, e molti colleghi soffrono le
intimidazioni. Se non reagiamo, la storia non sarà clemente con noi. Ma
molti di noi condividono lo stesso, semplice pensiero: non ci fermeremo,
il nostro inchiostro non si esaurirà.” Queste sono state le parole del
reporter brasiliano Jamil Chade, a cui è andato il premio speciale al
giornalismo investigativo.
“Vorrei
condividere questo premio con il mio collega Phil Smith. Ringrazio la
BBC, in particolare gli atleti e le loro famiglie per essersi aperti ed
avere condiviso le loro storie, grazie!” Così si è espresso Stuart
Pollitt (UK), che con il documenatrio “The Kennedy that changed the
world” è stato premiato per la categoria Video Documentary.
“Sono incredulo” ha dichiarato Prajwal Oli (Nepal), premiato per nella categoria Best Column pubblicato dal Kathmandu Post.
“Lo
sport è cultura ed educazione. Non dobbiamo limitarci a vederlo come
puro intrattenimento per le masse, questi premi sono l’occasione per
rimarcare e condividere i nostri valori.” Carlos Matallanas ha
emozionato il pubblico con un toccante messaggio video. L’ex giocatore
semi professionista, ora affetto da SLA, si è piazzato secondo insieme
Sebastian Torok (Argentina) autore di un’inchiesta sulle scommesse nel
tennis pubblicate da Diario La Nación.
A
vincere nella categoria video Athlete Profile è stato Andrew Leibman
(USA), per il suo racconto sullo skater Brian Estrada. “Non dovremmo mai
stare ad aspettare che le storie arrivino da sé; dovremmo uscire fuori e
raccogliere, con qualunque mezzo a disposizione, ciò che serve per
raccontarne una”.
Ad
ogni primo classificato sono andati un trofeo ed un premio in denaro di
8.000 dollari, mentre il secondo e il terzo si sono aggiudicati
rispettivamente 3.000 e 2.000 dollari.
A
seguire sono stati annunciati i vincitori per la nuova categoria Young
Reporter Under 30. Hamza Ait Messaoud (Morocco) ha citato John F.
Kennedy nel suo discorso: “Sono fiero di essere marocchino, sono fiero
di essere africano, sono fiero di essere cittadino del mondo”.
L’ultimo
premio, la categoria speciale “A Life in Sport” è andato al 93enne José
Maria Lorente, giornalista spagnolo autore del libro sulla storia di
AIPS che iniziato la sua carriera alle Olimpiadi di Londra del 1948.
“Dopo ben 70 anni, la mia carriera si ferma oggi. Accolgo questo omaggio
dal profondo del cuore e dell’anima,” ha detto commosso.
Di seguito riportiamo i vincitori, categoria per categoria:
PHOTOGRAPHY SPORT ACTION
1) Juan Arboleda (Colombia), You set the limits – AFP
2) Zhuang Wu (China), Chinese boxer Xu Can - Xinhua
3) Ganbat Chuluunbaatar (Mongolia), Before a catch! - Mongolian Sports Press Union
PHOTOGRAPHY PORTFOLIO
1) Roman Vondrouš (Czech Republic), Horse racing - Czech News Agency
2) Adam Pretty (Australia), Infinite trails - Getty Images
3) Sergey Kivrin (Russia), Nomad Games. Gedebey, Azerbaijan - Azerbaijan Airlines Magazine
WRITING BEST COLOUR PIECE
1) Suzanne Wrack (United Kingdom), ‘There was blood everywhere’: the abuse case against the Afghan FA president - The Guardian
2) Jeremy Wilson (United Kingdom), France rocked by the tragic cost of rugby's safety crisis, The Daily Telegraph
3) Zahra Aliee (Iran), A story of the women's historical day in the forbidden place "Azadi" - 90tv.ir
WRITING BEST COLUMN
1)
Prajwal Oli (Nepal), Nepal barely plays 50 different sports, but hosts
nearly 200 sports associations - The Kathmandu Post, Nepal
2) Carlos Matallanas (Spain), Letter to Rafael Nadal - AS
2)
Sebastian Ignacio Torok (Argentina), The notebooks of tennis: Marco
Trungelliti, the Argentine who challenged the mafia that fixes matches -
Diario La Nacion de Argentina
AUDIO
1) Bob Hohler, Andrew Ryan (USA), Gladiator: Aaron Hernandez and football Inc. - Boston Globe
2) Tracey Holmes (Australia), The Ticket: The Horton v Sun Affair - is Sun Yang a Drug Cheat? – ABC
3) Ronny Blaschke (Germany), Football women - Critical voices of a minority – Deutschlandfunk Kultur
VIDEO SHORT FEATURE
1) Andrew Leibman (USA), Sign at all times: A film about Brian Estrada - Leibman Production
2) Marissa Boyajian (USA), Hope: The Gabe Grunewald story - NBC Sports
3) Basile Roze (France), Legends live on: Matthias Steiner - Olympic Channel
VIDEO ATHLETE PROFILE
1) Matthew Allen (USA), Birthright: becoming Toby Dawson - NBC Sports Group
2) Ben Unger (Germany), Pelé from Neubrandenburg - NDR TV
3) Claus Frederiksen (Denmark), The gold Jacket - From Struer to Hall of Fame - Nordisk Film Cinemas, TV 2 sport Denmark
VIDEO DOCUMENTARY
1) Stuart Pollitt (United Kingdom), The Kennedy who changed the world - BBC
2) Stan Grant (Australia), The Australian dream - Lorton Entertainment
3) Jack Felling (USA), 1968 Roundtable- NBC Sports Network
YOUNG REPORTER BROADCASTING
Hamza Ait Messaoud (Morocco), Sports management - Football clubs in Morocco: a reality of three degrees
YOUNG REPORTER PHOTOGRAPHY
Mattia Ozbot (Italy) - Mattia Ozbot Photography
YOUNG REPORTER WRITING
Mažvydas Laurinaitis (Lithuania) - Tv3.lt - Famous Lithuanian trainer accused of sexual harassment